Roma, Idi di marzo del 44 a.C. Nella notte di sangue che ha cambiato il corso della storia antica, Marco Tullio Cicerone riceve una tremenda profezia: Giulio Cesare, che giace cadavere trafitto dai pugnali dei congiurati, gli appare in sogno e gli rivela il giorno della sua morte. Angoscia, sgomento e attesa dei fati si fondono nell’animo di Cicerone alla speranza di restituire la libertà a Roma.
Ma la realtà diventa di giorno in giorno più dura e sangue chiama altro sangue. La funesta guerra civile, ormai inevitabile, non risparmierà nessuno. L’intensa voce narrante di Cicerone, protagonista di questo mirabile romanzo, si rivolge a Tullia, figlia diletta e troppo presto strappata al suo amore di padre. A lei e a noi racconta la fine della sua vita e del sogno della libertà, gli intrighi e i drammi di un tempo irripetibile.