Melpomene, la musa della tragedia, racconta e dà voce a Fedra, ad Antigone, ad Arianna, a Cassandra, a donne e fanciulle che proprio nella loro fragilità e sensibilità sembrano trovare il coraggio di denunciare l’inumanità del vivere. Parole nuove reinventano gli antichi miti, ne fanno rivivere le passioni, interrogano con le domande.