Nel giorno fatidico in cui appare una strana riga nel cielo si innescano le varie vicende dei protagonisti che cercano dei modi, spesso maldestri, per affrontare quel presunto pericolo. La riga porterà cambiamenti nelle vite di tutti: c’è Lisa, una bambina bloccata in una fase REM popolata da sogni assurdi; c’è Fede, sua madre, con un disturbo ad un occhio appena scoperto e col lutto recente del padre da superare; c’è Gioele, il suo compagno, ex bassista di un gruppo black metal svedese, e il suo precedente marito, Tony, un attore ormai decaduto.
La scomparsa del padre di Fede, un rinomato fisico dalle idee stramboidi, morto probabilmente a causa di un esperimento che l’ha fatto saltare in aria, si lega al mistero della riga e lo infittisce.
“L’uomo che ha venduto il mondo” è un romanzo che si appropria degli elementi della distopia ma li combina con una moltitudine di personaggi dai tratti grotteschi tanto da creare un progetto narrativo dalle mille forme: estroverso e sofisticato, sia nello sguardo che nella lingua, traboccante di personalità. Un’esperienza di lettura entusiasmante.
Finalista della XXXIV edizione del Premio Calvino, “L’uomo che ha venduto il mondo” è stato definito dalla giuria un romanzo pop “esteticamente riuscito e linguisticamente prezioso, in cui si rincorrono ironia e immagini trash miscelate con la spesso toccante descrizione, priva di retorica, di un’umanità imperfetta e condannata”.