Una giovane ragazza di nome Alice scompare misteriosamente dal suo appartamento di Bologna e Penelope, che è la sua migliore amica, si mette subito sulle sue tracce per riportarla a casa. Così, inizia un viaggio a doppio livello: da una parte il vagare geografico e reale di Penelope che, seguendo un po’ il suo istinto e un po’ il caso, arriva fino al Sud America, e dall’altra troviamo Alice che, in verità, non si è persa su questa Terra ma, bensì, in un mondo fatto di sogni, visioni e follie. Un po’ come in un romanzo di formazione, le due protagoniste percorrono tutte le tappe che le porteranno alla fase successiva della loro evoluzione ma a tormentarle sarà proprio il dubbio se valga la pena o no “formarsi” ed evolvere. Così, da romanzo di formazione quest’avventura diventa un romanzo sociale. Il viaggio di Alice e Penelope è la storia della Terra e dell’umanità intera, si parte dalla Genesi e, passando per le varie ere geologiche, si arriva a fantasticare sulla nostra stessa estinzione. Sull’estinzione dell’uomo come essere Umano e non come essere Sociale. Insomma, si prova a stravolgere del tutto il concetto stesso di evoluzione, che considera vincitore chi si adatta a tutto e non chi resiste, per riuscire a vedere un’alternativa a questa buia società.