A metà degli anni Sessanta, con il diploma di maestra, Lucia accetta la sua prima nomina. Vissuta in collegio dalla prima elementare fino al diploma, lascia il suo paese sulla costa adriatica, dove ha condiviso la sua vita con l’adorato mare, per andare a insegnare in un paesino dell’entroterra abruzzese. Qui la forestiera, grazie alla sua sensibilità, diventa presto il punto di riferimento. Per le giovani donne affamate di un futuro diverso, come Adele, alle prese con la scelta più difficile per una donna; per Luisella che, forte del suo sostegno, sceglierà di dare respiro al suo talento di sarta; per Assuntina, un’alunna la cui fragilità le farà da specchio e si rivelerà fondamentale per il suo futuro. Per Lucia, a Belmonte, il tempo scorrerà scandito dalla vita della terra, dai bisogni più autentici, dalla cultura contadina fatta di essenzialità, ma anche da Alberto, dalle sue partenze e i suoi ritorni. Maria Lucci e Iolanda Ranalli, con una scrittura delicata come la brezza del mare e precisa come il susseguirsi delle stagioni, narrano di sacrifici, di emigrazione, delle donne e sempre d’amore.