” Quanto può cambiare una persona da una stanza all’altra della casa?”, si chiede la ragazza protagonista di questo romanzo, osservando incredula i cambiamenti continui di sua madre.
Sua madre era una persona dalla faccia strana ma bella ed era una madre diversa con sua sorella, un’altra ancora con suo fratello e decisamente una moglie diversissima con suo padre.
Una buona educazione è quella che Antonella ha sempre cercato di trasmettere a sua figlia Lisa. La meticolosità, la precisione e l’approfondimento di quelle lezioni è cosa indescrivibile.
Così, da quando Lisa ha più o meno sei anni è costretta a trasformarsi in una spugna per assorbire la cascata di insegnamenti con cui la madre la travolge e la soffoca ogni giorno. La loro relazione non si evolve mai, finchè Antonella non si ammala.
Di lei e sua madre insieme Lisa ricorda vividamente soltanto il momento più triste della sua vita, vagamente tutto il resto.
Un garbuglio di ciò che è accaduto e avrebbe voluto accadesse.
Questa, infatti, è la storia della malattia di sua madre, non com’è avvenuta realmente, ma come la ricorda sua figlia. Sono due cose completamente diverse.