“Come ho potuto anche solo immaginare che in Russia le cose potessero cambiare gradualmente, senza spargimento di sangue?”
La rivoluzione d’ottobre raccontata attraverso gli occhi increduli di una nobile moscovita che vede crollare in un istante tutto il suo mondo. E la sua determinazione nel cercare di salvare, nel disastro, almeno la famiglia e la dignità. L’autrice ci fa rivivere in una prospettiva inusuale alcuni drammatici momenti della storia russa del secolo scorso, mostrando senza veli i pensieri e le preoccupazioni di un’intera classe sociale nel momento del suo declino. Una storia vera, in cui l’utilizzo di foto, diari e documenti degli antenati diretti di Alessandra Jatta offre un valore aggiunto a una narrazione che lascia con il fiato sospeso.