Muoversi è difficile, i rumori sono ovattati, cielo e mare si fondono indistinguibili all’orizzonte. Quando Sabatino si risveglia è tumefatto, riverso nel corridoio della casa in cui vive, senza ricordare nulla se non quel sogno strano. Rebecca, Mario, Rocco forse possono aiutarlo a ricostruire la nottata appena trascorsa. Sabatino comincia a scavare nei ricordi, tornando ben più indietro di quell’ultima notte. La sua vita ripercorsa, segreti familiari che si svelano, rapporti logorati nel tempo e dalle vicende che diventano tasselli preziosi. Un mondo, quello di Sabatino, fatto di feste, droghe, divertimento, ma anche di dolore, e solitudine. Intorno a lui un gruppo variegato di amici: ogniuno con la sua storia, i suoi tormenti.
Con un linguaggio fluido, tra flashback e visioni, tra reale e onirico, Omar d’Incecco ci guida senza incertezze nella vita di un giovane, di tanti giovani. Un romanzo generazionale, il ritratto variopinto di un mondo, il nostro, in cui sembrano non esserci certezze, salvo poi trovarle nei sentimenti.