Giacomo Marotta è un giovane ferroviere. La guerra è finita da poco e lui ha appena ricevuto un nuovo incarico: sarà il capostazione di Centunoscale Scalo, un paese di un centinaio di abitanti, un luogo che Giacomo immagina come un oasi di pace e serenità. E’ l’inizio di una nuova vita e di un futuro che si prospetta luminoso.
Ma l’accoglienza che riceve non è quella che si aspetta: non è ancora sceso dal treno che lo porta a destinazione quando una donna gli dice, con uno sguardo ostile e ferino, che non è il benvenuto lì, che a Centunoscale se la possono cavare da soli. Questo è solo il primo di una serie d’incontri inquietanti. Incontri che portano con sé mille domande e interrogativi, mettendo a dura prova l’entusiasmo del giovane capostazione.
Chi sono davvero i suoi padroni di casa? E chi è il bambino, capelli grigi come cenere, che vaga per le strade di Centunoscale? E perchè quelle case diroccate, quei muri angoscianti di mattone?
Cosa nascondono i paesani? Quale terribile segreto si cela dietro ai silenzi e alle stranezze di Centunoscale Scalo?
Giulia Morgani, al suo esordio letterario, riesce, con abilità che può derivare solo dal talento, a incantare chi legge con le atmosferiche gotiche e inquietanti di Centunoscale Scalo, paese immaginario ma che è naturale dipingersi mentalmente nell’entroterra dell’Italia centromeridionale.
Il paese dalle porte di mattone segna il debutto di una nuova grande autrice, una voce unica e inconfondibile per intensità narrativa e per la capacità di evocare mondi al tempo stesso vicini e lontani.