Davide Manfredi frequenta l’ultimo anno del Liceo Scientifico romano, suona la chitarra elettrica, ama il cinema e la letteratura. A differenza della totalità dei suoi coetanei, ha scelto di non avere alcun profilo social network. Qualche volta la sua età gli sta stretta e lo rende insofferente nei confronti di un mondo che lo offende e lo irrita “come lana sulla pelle”. Per fortuna può contare sugli amici, con cui, tra una situazione esplosiva e una partita di calcetto, prova a sopravvivere alla propria adolescenza. Soprattutto, può contare sul sorriso di Alice – la sua fidanzata – che lenisce ogni dolore, restituendogli, oltre ogni amarezza, una invincibile voglia di vivere.
” Fare il professore di liceo è un gesto di puro autolesionismo”, amava ripetere suo padre, ma Giulio Lisi non gli ha dato retta; così, ha trascorso metà della sua vita a insegnare, con passione e impegno. Molto attivo sui social, dove ormai sono in parecchi a seguirlo, il prof conserva verso i suoi studenti lo stesso “pudico stupore” che cerca di trasmettere loro nei confronti della vita. Oltre a fare lezione, gestisce un servizio di conseling dedicato agli studenti problematici: tre giorni a settimana riceve i ragazzi che, per svariate ragioni, hanno bisogno del suo serio, professionale e consapevole ascolto.
Davide e Giulio sono volti in un dittico: insieme compongono un’immagine realistica e attuale della scuola di oggi. Le loro strade si incroceranno un lunedì di gennaio. Quel giorno, ciascuno avrà qualcosa di importante da insegnare all’altro.