In una fredda mattina del 1641, guidata da un misterioso fruscio che avverte nei timpani, Eva, suora addetta al fuoco di uno sperduto convento su un arido altopiano della Nuova Spagna, s’inerpica fino alla sommità di una rupe. A partire da questo momento, l’Autrice compone le tessere di un mosaico, tessendo un grande affresco su un momento storico funestato dai tribunali dell’Inquisizione e da intolleranza e persecuzioni. E’ così che uno sperduto convento diventa un baluardo estremo di libertà e di coraggio, dove è lecito affermare che il peccato non esiste e dove l’amore per il divino si manifesta anche attraverso l’amore umano.